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"L'allarme e la preoccupazione che i 90 milioni di euro del Pnrr finiscano nelle mani sbagliate è alto, anche nell'area metropolitana di Bologna". È quanto sostengono Sofia Nardacchione e Andrea Giagnorio, portavoce di Libera Bologna, che oggi inaugura in città la tre giorni di 'Fili', il Festival dell'Informazione Libera e dell'Impegno. La giornata d'apertura è dedicata proprio ai fondi europei e ospiterà alle 18 la prima proiezione pubblica di 'Ipossia Montana', inchiesta finalista al Premio Morrione, realizzata da Cecilia Fasciani, Andrea Giagnorio, Sofia Nardacchione. La proiezione sarà introdotta da Silvestro Ramunno, presidente dell' Ordine dei Giornalisti dell'Emilia-Romagna, e Isabella Fusiello, Questore di Bologna. Dopo la proiezione discuteranno assieme agli autori Cecilia Fasciani, Andrea Giagnorio e Sofia Nardacchione, il giornalista di Report Giulio Valesini, il sindaco di Bologna Matteo Lepore, la portavoce del Premio Roberto Morrione, Mara Filippi Morrione. Il lavoro racconta l'Appennino bolognese tra spopolamento, infiltrazioni mafiose e fondi del Pnrr e stringe lo sguardo su alcune vicende che raccontano la presenza criminale sul territorio. L'ultima, emersa nelle carte del processo di Nebrodi da poco chiuso a Messina, riguarda la Mafia dei Pascoli nel territorio di Marzabotto, in particolare sulla collina di Monte Sole. "Nell'inchiesta Ipossia Montana - spiegano ancora Giagnorio e Nardacchione - viene mostrato come, anche in un territorio apparentemente tranquillo da un punto di vista della presenza mafiosa come l'Appennino bolognese, ci sono state negli anni infiltrazioni che hanno portato a sfruttamento di lavoratrici, ai lavori di una scuola a Grizzana Morandi bloccati da 20 anni, a truffe su fondi europei della Mafia dei pascoli, proprio nel territorio simbolico di Monte Sole. In questa inchiesta vediamo come troppo spesso i sindaci e le istituzioni locali siano impreparate ad affrontare problemi legati alla criminalità organizzata", concludono.

Fonte: ANSA 

Foto © Deb Photo

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