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ricordo vittime mafia bresci intLunedì 21 marzo presso il Teatro Falcone e Borsellino di Limena (PD) si terrà la presentazione del progetto Impegnati.
Intervengono Anna Tringali e Giacomo Rossetto (fondatori di Teatro Bresci e direttori artistici di Impegnati).
Saluti del Sindaco di Limena Stefano Tonazzo e della Consigliera Daniela Favero.
Mentre alle ore 21.10 ci sarà la presentazione del libro "Storie di vittime innocenti di mafia" (Edizioni BeccoGiallo) a cura di V. Scafetta e Avviso Pubblico.
Interviene Guido Ostanel, direttore editoriale di BeccoGiallo.
Alle ore 21.40 ci sarà la proiezione del documentario Via D'Amelio, 19. Quando altri lo vorranno.
Scritto e raccontato da Anna Tringali, regia di Anna Tringali e Claudia Sferrazza, organizzazione Giulia Diomaiuta.
Produzione Teatro Bresci con il sostegno di Fondazione Cariparo e il patrocinio di Avviso Pubblico.

IL DOCUMENTARIO
A ventinove anni di distanza, un reportage che racconta i giorni delle celebrazioni per l’anniversario della Strage di Via d’Amelio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina.
Il documentario è stato girato a Palermo nel luglio 2021.
Poco prima di morire quel terribile 19 luglio del 1992, il giudice Paolo Borsellino disse che si, probabilmente ad uc- ciderlo materialmente sarebbe stata la mafia, ma solo quando “altri” lo avrebbero voluto e deciso.
Quando sono partita per Palermo a luglio 2021, sapevo solo che avrei voluto raccontare cosa in città sarebbe suc- cesso nei giorni delle celebrazioni in memoria di quella strage che costò la vita non solo a Borsellino ma anche a cinque agenti della sua scorta (Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina) e che inflisse al Paese, dopo una serie di altre terribili mattanze, una ferita incancellabile.
Non sapevo cosa e chi avrei incontrato né tanto meno quali emozioni mi avrebbero accompagnata.
Eppure fin dall’inizio il pensiero di quegli “altri” era lì presente.
La Strage di Via d’Amelio è legata imprescindibilmente per alcuni alla cosiddetta Trattativa Stato-Mafia, per altri specialmente al clima ostile che all’epoca si respirava all’interno della Procura di Palermo, e dunque chi sono que- sti “altri” di cui parlava Borsellino? Oggi fare memoria significa anche e soprattutto continuare nella ricerca di una verità che ancora non abbiamo e che odiosi depistaggi cercano di adombrare.
Ma gli “altri” sono anche degli incontri illuminanti e commoventi che ho fatto in quei giorni a Palermo: penso alla lunga intervista a Salvatore Borsellino, il fratello di Paolo, agli scambi che ho avuto con Antonio Vullo, l’unico so- pravvissuto alla strage, o con Luciano Traina, fratello Claudio, uno degli agenti morti in via d’Amelio; e ancora gli “altri” per me sono Massimo Sole e Graziella Accetta, rispettivamente fratello di Giammatteo e mamma del piccolo Claudio, entrambi vittime innocenti della mafia.
E quando ho ripreso l’aereo per ritornare a casa assieme a Giulia e Claudia, compagne appassionate di questo viaggio, dopo aver visto e ascoltato e provato tutto quanto ho potuto, anche in quella via d’Amelio davanti al civico 19 che avevo conosciuto solo alla tv, ho avuto ben chiaro dentro di me che gli “altri” siamo anche noi: sta soprat- tutto alla società civile a partire dal singolo decidere da che parte stare, quotidianamente. Siamo noi a decidere di non far cadere nell’oblio vicende come quella che ha portato alla morte di Paolo Borsellino e della sua scorta, ma anche di tante altre che hanno causato vittime meno conosciute; siamo noi a decidere come costruire il nostro domani. A decidere che futuro volere.

IL PROGETTO IMPEGNATI
Il progetto Impegnati è ideato da Teatro Bresci con la direzione di Anna Tringali e Giacomo Rossetto, e reso possibile da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo grazie al bando Cultura Onlife.
Sostengono Impegnati anche il Comune di Limena (Pd) e La Meccanica srl.
Impegnati ha il patrocinio di Avviso Pubblico.
Impegnati è uno stato, una condizione, una posizione.
Impegnati è anche un monito, un’esortazione.
E’ un aggettivo, è un verbo, e ora un progetto.
Impegnati è una piattaforma digitale.
Impegnati è anche una serie di eventi dal vivo.
Impegnati è un modo per contribuire alla promozione della cultura della legalità, del rispetto, del bene comune; un’occasione per costruire percorsi efficaci di cultura partecipata e di impegno civile, accessibili a tutti.
Teatro Bresci assieme a giornalisti, giuristi, scrittori, docenti, attivisti, forze dell’ ordine, attori, registi, videomakers, sound designers, graphic novelists, interpreti LIS, traduttori, per costruire un contenitore multidisciplinare di approfondimento e confronto sulle mafie.
Ecco alcuni nomi coinvolti nel progetto e in alcuni contenuti: il prof. e scrittore Antonio Nicaso, il procuratore Nicola Gratteri, la prof.ssa Mariangela Gritta Grainer (già Commissione Parlamentare caso Ilaria Alpi e Articolo 21), i giornalisti Nello Trocchia, Monica Zornetta, Aaron Pettinari, Daniele Piervincenzi, Floriana Bulfon, Giuseppe Giulietti (Presidente Fnsi)/ Enrico Fontana (Legambiente), i parenti di vittime di mafia Massimo Sole, i coniugi Domino, Michela Pavesi, l'attore e scrittore Giulio Cavalli, Vito Lo Monaco (Centro Studi Pio La Torre), Giovanni Paparcuri (sopravvissuto strage di via Pipitone), don Gigi Tellatin (già coordinatore Libera Veneto), il collaboratore di giustizia Luigi Bonaventura, il coordinatore nazionale di Avviso Pubblico Pierpaolo Romani, l’attore Francesco Colella, l'Avv. Elia Minari (Ass Antimafia CortoCircuito), Salvatore Borsellino, il fratello del giudice Paolo Borsellino.
E molti altri verranno coinvolti.

ANTIMAFIADuemila
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