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pollina pippo psg intGli anni 1992 e 1993 rimarranno indelebili nella memoria degli italiani per le stragi di mafia che insanguinarono il paese, da Palermo a Milano, da Roma a Firenze. Il tentativo di destabilizzare l'assetto istituzionale fu compiuto con spettacolari attentati che misero alle corde lo stato. Morirono i giudici antimafia Falcone e Borsellino e quasi tutti gli agenti delle loro scorte. E anche casuali cittadini che si trovarono nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ma c'è di più. La strategia del ricatto a cui Cosa Nostra aveva affidato le sue sorti future, prevedeva anche un attacco al patrimonio artistico della nazione. Colpendo non solo i protagonisti dell'antimafia. A distanza di trent'anni troppe domande sono ancora senza risposta e gli inquirenti faticano a trovare il bandolo della matassa, soprattutto quando la ricostruzione si addentra fra gli oscuri rapporti che la criminalità, il terrorismo stragista e parte delle istituzioni italiane hanno intessuto nel corso di decenni di vita repubblicana. Al Convegno del 4 Marzo 2022 a Porto San Giorgio ne discuteranno ospiti di grande competenza in materia. Sarà moderatrice Antonella Beccarla, docente universitaria, giornalista e scrittrice, che ha pubblicato di recente il libro «I soldi della P2» insieme all'ex-magistrato Mario Vaudano e a Fabio Repici, avvocato di tante vittime di mafie, anch'egli relatore del convegno. Con loro, insieme a Pippo Pollina, anche Margherita Asta, figlia e sorella di 3 vittime della strage di Pizzolungo del 1983 e ora referente di Libera nel settore «Memoria» e, dalle Marche, Christina Pacella, coordinatrice Movimento Agende Rosse e Giorgio Bongiovanni, fondatore e direttore di ANTIMAFIADuemila.
Pippo Pollina, classe 1963, cantautore palermitano, ha vissuto di persona la stagione del primo grande movimento antimafia, nato nei primi anni ottanta quando Cosa Nostra insanguinava le strade del capoluogo siciliano. Da sempre sensibile ai temi della criminalità organizzata e a tutto ciò che la concerne, è uno dei pochi artisti che ha portato questi argomenti al centro della sua attività musicale, dedicando celebri canzoni ad alcuni grandi interpreti della lotta antimafia, da Don Pino Puglisi a Paolo Borsellino e Peppino Impastato... Ed ora Margherita Asta, a cui è dedicata N canzone del nuovo album "Pizzolungo". L'idea di abbinare lo spettacolo del suo nuovo album "Canzoni segrete' ad un convegno su queste tematiche appare anche un'occasione per rilanciare il ruolo dell'arte come strumento di denuncia ma anche di approfondimento.
Ad accompagnare Pollina in questo concerto è un'eccellente formazione interamente italiana, il Palermo Acoustic Quintet.
Pippo Pollina, voce piano e chitarra Fabrizio Giambanco, batteria Mario Rivera, basso, I Gianvito Di Maio, tastiere Roberto Petroli, sax e clarinetto, I Edoardo Musumeei, chitarra
Aprirà il concerto Marco Milozzi, voce e chitarra, con "Spodestati, migranti e viaggiatori", accompagnato dal Maestro Pablo Corradini al bandoneon.

ANTIMAFIADuemila
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