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Alla 'Ndrangheta piace la Toscana. A distanza di una settimana è stata effettuata un'altra brillante operazione da parte della Dia insieme alla squadra mobile della polizia di stato di Firenze. Effettuato un sequestro preventivo emesso dal Gip del tribunale di Firenze nei confronti di due imprenditori del settore agricolo, di origini calabresi, provenienti dalle province di Catanzaro e Crotone, ma da anni trapiantati in Toscana.
“Dall’operazione di oggi”, dichiarano Salvatore Calleri presidente della Fondazione Caponnetto e Renato Scalia dell’Ufficio di Presidenza, “emerge che:
1) la cosca calabrese dei "Grande Aracri" era presente dal 2007 a Chiusdino in provincia di Siena;
2) il fondo agricolo in questione è molto grande, ben 350 ettari ed il valore del sequestro è pari a 5 milioni di euro;
3) l'agricoltura piace alla 'Ndrangheta.
"Il danno che i clan possono apportare alla nostra ricca regione - concludono Calleri e Scalia - è altissimo e pertanto non possiamo che rilanciare l'allarme: "occhio toscana! corri il rischio di essere divorata dalla mafia".

Foto © Imagoeconomica

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