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Un appello firmato anche da don Luigi Ciotti a Ruotolo, Formigli, Murgia

''Più passano i giorni e più temiamo per l'incolumità del giornalista italiano Nello Scavo, inviato del quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana, Avvenire. Siamo un gruppo di cittadini italiani e maltesi e chiediamo alle Autorità della Repubblica di Malta di intervenire nei confronti di Neville Gafà, l'autore delle più recenti intimidazioni e minacce nei confronti di Nello Scavo''. È quanto riporta un appello inviato al governo maltese un gruppo di intellettuali, scrittori, giornalisti tra cui anche Sandro Ruotolo, don Luigi Ciotti, Manuel Delia, Lirio Abbate, Caroline Muscat, Paolo Berizzi, Caterina Bonvicini, Paolo Borrometi, Susanna Camusso, Arnaldo Capezzuto, Manuela Cavallari, Teresa Ciabatti, Riccardo Chiaberge, Massimo Coppola, Luisella Costamagna, Fabrizio D'Esposito, Maurizio De Giovanni, Graziella Di Mambro, Emiliano Fittipaldi, Corrado Formigli, Lorenzo Frigerio, Silvia Giannini, Giuseppe Giulietti, Peter Gomez, Gabriella Guido, Helena Janeczek, Nicola Lagioia, Tomaso Montanari, Rossella Milone, Gabriele Muccino, Michela Murgia.
''Il Signor Gafà continua a presentarsi in pubblico come ex funzionario del governo maltese - si legge nella lettera aperta - e ha manifestato lo stesso atteggiamento con chiunque, giornalisti o normali cittadini, abbia espresso solidarietà a Scavo. Inoltre, ha tentato di intimare a Scavo di non occuparsi più di ciò che accade nell'area di ricerca e soccorso maltese, perché ‘non sono affari tuoi’. Neville Gafà è un personaggio pubblico, protagonista in passato di una acerrima campagna denigratoria, alla vigilia del suo omicidio, a discapito della giornalista Daphne Caruana Galizia, uccisa con un'autobomba il 16 ottobre 2017 a Bidnija”. "Lo ha ricordato recentemente la Pubblic Inquiry maltese. Nello Scavo è entrato nelle mire di Gafà da quando ha condotto le sue inchieste giornalistiche sull'omicidio di Daphne Caruana Galizia e sulla guardia costiera libica scoprendo che - continua la lettera - l’ex membro dello staff dell'ex premier maltese Muscat, si era recato in Libia in diverse circostanze per stringere accordi finalizzati ai respingimenti dei barconi di migranti e profughi attraverso una ‘flotta fantasma’ di pescherecci, oltre che altre intese di ‘diplomazia sanitaria’ e ulteriori non specificati ‘negoziati’. Le minacce contro Nello Scavo sono pubbliche, attraverso i social media, e sono a disposizione delle autorità maltesi. Noi chiediamo di intervenire rapidamente per porre fine a questa situazione. Garantire la libertà di informazione per tutti i giornalisti è un dovere di uno Stato che fa parte dell'Europa''.

La redazione di ANTIMAFIADuemila aderisce all'appello per chiedere l'intervento delle autorità maltesi riguardo le minacce nei confronti del collega Nello Scavo

Foto © Imagoeconomica

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