Il gip di Reggio Calabria Giovanna Sergi ha fissato al 6 ottobre la prima udienza preliminare a carico di 24 indagati.
I soggetti sono stati accusati dalla Direzione distrettuale antimafia, a vario titolo e con modalità differenti, di fare parte di un’associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti, di reati in materia di tentata estorsione, di trasporto e detenzione in luogo pubblico di armi, nello specifico due fucili risultati oggetto di furto, ed altro.
La Procura reggina – nelle personalità del procuratore Giovanni Bombardieri, l’aggiunto Giuseppe Lombardo e il sostituto Antonella Crisafulli (che ha chiesto il rinvio a giudizio) – ha contestato a gran parte degli indagati di far parte "di tre strutturate organizzazioni criminali stabilmente collegate tra loro ed operanti in modo sinergico, al fine di commettere una pluralità indeterminata di delitti di acquisto, trasporto, detenzione e successiva cessione a terzi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana".
Secondo l’ipotesi accusatoria, i presunti partecipi all’associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti avrebbero operato al fine di "rifornire di sostanze stupefacenti il capoluogo reggino e le province di Cosenza, Crotone, Messina, Catania e Milano".
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