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Si conclude con la lettura dei nomi delle 1.031 vittime innocenti della criminalità l'iniziativa promossa da Libera, Avviso Pubblico e Fondazione Polis allo stabilimento Whirlpool di Napoli alla vigilia della ventiseiesima "Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie". Un lungo elenco letto dal prefetto di Napoli, Marco Valentini, dall'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, dal senatore Sandro Ruotolo, dall'assessore comunale Alessandra Clemente, dallo scrittore Maurizio De Giovanni, dal presidente della Fondazione Polis don Tonino Palmese, dai segretari generali di Cgil e Uil Napoli e Campania, Nicola Ricci e Giovanni Sgambati che insieme ai familiari delle vittime e ai lavoratori della fabbrica hanno scandito i nomi. In apertura, don Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli ha salutato i lavoratori dalla Whirlpool "che stanno vivendo momenti davvero difficili e che hanno un futuro incerto davanti". "Sono qui ancora oggi - ha affermato il Cardinale - per dire a loro, come ho fatto un mese fa nel nostro primo incontro, 'abbiate il coraggio della speranza, continuate a lottare, condivido le vostre ansie e le vostre preoccupazioni'. "Il vostro futuro - ha aggiunto don Battaglia - è segnato da una spunta rossa sulla vita di tante famiglie. Vi assicuro mia vicinanza e interesse per questa vicenda. Io ci sono, contate su di me". "Assistiamo ad una escalation di violenza - ha aggiunto don Battaglia - che sembra non avere fine. Scandiremo i nomi delle vittime innocenti affinché nessuno sia dimenticato e che il ricordo possa essere il seme di una speranza nuova per la rinascita di questa terra". "Da sempre questa fabbrica - ha ricordato Luciano Doria, lavoratore dello stabilimento di via Argine - è stata una incubatrice di legalità, occorre impedire che, con la chiusura di questa fabbrica, si conceda spazio alle attività criminali". Una fabbrica "presidio di legalità - come ha sottolineato il referente di Libera Campania, Fabio Giuliani - in un quartiere dove avvengono cose straordinarie che ci danno speranza, questa è la Napoli migliore che non molla e che dobbiamo raccontare".

Foto © Imagoeconomica

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