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Presentazione del libro sabato 24 ottobre alle ore 16.30 a Catania presso Palazzo Platamone

Editore, monopolista dell'informazione di Catania, padrone di radio, tv e giornali, grande proprietario terriero, imprenditore di successo, promotore di grandi centri commerciali, Mario Ciancio Sanfilippo per più di 50 anni ha dominato la vita di una delle più grandi città d'Italia e del Mezzogiorno, a lungo considerata la "Milano del Sud". Da qui ha scalato i salotti dell'Italia che conta, fino a diventare presidente della potente Federazione italiana editori giornali e vice presidente dell'Ansa, la maggiore agenzia informativa italiana. Oggi è sotto processo con un'accusa gravissima: concorso esterno in associazione mafiosa. Un recente decreto della Corte d'Appello di Catania che pur gli ha restituito giornali e proprietà precedentemente confiscati - lo ha indicato come "culturalmente contiguo" ai boss di mafia e in "rapporti di cordialità - vicinanza - amicizia con Cosa nostra".
Chi è Mario Ciancio? Una sorta di re Mida, guidato da uno straordinario fiuto per gli affari? O il baricentro di un blocco di potere fondato sulla rendita, la speculazione edilizia, un infinito ciclo del cemento aperto alla partecipazione di Cosa Nostra? Com'è possibile che una città con il reddito pro capite tra i più bassi d'Europa vanti il maggior numero di centri commerciali della penisola?
Oggi Catania è una città invisibile. Nel cono d'ombra che l'ha inghiottita, nei silenzi oltraggiosi che l'hanno attraversata ha visto nascere e rafforzarsi un originale sistema di relazioni tra mondo imprenditoriale, politico e criminale.
E' il "modello Catania". In grado di segnare l'avvento di una nuova frontiera nei rapporti tra classi dirigenti e criminalità mafiosa. Un autentico laboratorio laboratorio dove i confini tra economia legale e illegale si appannano, fino a compenetrarsi, dove i mafiosi - e i loro capitali - sono accettati come una variabile del mondo degli affari. Nulla di arcaico dunque nel modello Catania. Niente che non abbia a che fare con la più scintillante modernità. Quel modello contiene invece un messaggio per chi voglia ascoltare: laddove vi sono istituzioni deboli, laddove si costruiscono ponti tra élite legali e criminali, laddove vi è una criminalità sorretta da una raffinata intelligenza delle relazioni con il potere, laddove la stampa e l'informazione è imbavagliata, il laboratorio catanese è pronto a fare scuola. E' un metodo realizzabile, esportabile, perfettamente riproducibile.
Sotto qualsiasi latitudine. E in forme sempre nuove.
Con il rigore dell'inchiesta e la fluidità del racconto, il libro di Antonio Fisichella offre a queste domande una risposta lucida, documentata e appassionata. Prefazione di Isaia Sales.

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