di AMDuemila
Dal 10 settembre un Nucleo della Polizia Penitenziaria entrerà a far parte della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo (DNAA). La squadra che rappresenterà il corpo sarà inizialmente composta da un primo gruppo del contingente previsto (sette unità) e lavorerà a stretto contatto con il Procuratore Nazionale, Federico Cafiero de Raho. Quella del Nucleo sarà una vera e propria azione di supporto delle funzioni di coordinamento del Procuratore Nazionale, con specifico riferimento all'acquisizione, all'analisi e all'elaborazione dei dati e delle informazioni provenienti dall'ambiente penitenziario. L'obiettivo è di alzare ulteriormente il livello di guardia rispetto al contrasto alla mafia e a fenomeni criminali altamente pericolosi. "Particolarmente prezioso", sottolinea una nota del ministero della Giustizia, si è rivelato infatti il lavoro svolto all'interno e all'esterno delle carceri dalla Polizia Penitenziaria e dalle sue articolazioni: in particolare dal Nucleo Investigativo Centrale (NIC) e dal Gruppo Operativo Mobile (GOM), che hanno permesso di acquisire negli anni una "dettagliata conoscenza" delle dinamiche mafiose e terroristiche, nonché dei processi di radicalizzazione di matrice islamica, anche attraverso il monitoraggio dei detenuti condannati per reati di questo tipo all'interno degli istituti detentivi. "Contribuire a rafforzare un presidio come la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, organo per effettività e simbolo dedicato al contrasto antimafia - afferma il Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Bernardo Petralia - è un traguardo importante perseguito da tempo, voluto con determinazione dal ministro Bonafede, e che oggi assegna alla Polizia Penitenziaria il privilegio di una presenza autorevole e fidata in un organismo d'eccellenza diretto con competenza dal Procuratore Nazionale Federico Cafiero de Raho".
Dnaa: dal 10 settembre ingresso della polizia penitenziaria
- Dettagli
- amduemila-1