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"Cocaina non ha crisi, prezzo è invariato"
di AMDuemila
"Necessita che il governo parli direttamente con le banche che devono rischiare un po' di più, in questo momento particolare devono capire che devono prestare soldi anche se il rischio di insolvenza è più alto". A dirlo è il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, intervenuto questa mattina nel corso della trasmissione di Radio Capital, "Circo Massimo", rispetto alla crisi economica in atto e al rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata. Secondo Gratteri, "se non si supera questo gap e questo blocco psicologico da parte di un bancario, che sa che il rischio è alto, non ne usciamo. C’è bisogno di soldi veri, adesso, ai piccoli e medi imprenditori".
Il magistrato ha poi fatto un’analisi sulla gestione dei fondi destinati alle persone bisognose per affrontare questo periodo d’emergenza. "Chiedo che gli elenchi - ha detto - di cosiddetti poveri o di piccoli imprenditori che fino a qualche anno fa non pagavano nemmeno la tassa sulla spazzatura e che erano in odore di mafia, siano consegnati per fare dare uno sguardo alla Guardia di Finanza, alla questura o ai Carabinieri". Gratteri ha spiegato che il controllo va fatto "nel mentre", perché "il sindaco ha fatto un elenco di trecento poveri, di cinquanta commercianti che hanno difficoltà, allora dammi questi elenchi che gli diamo un'occhiata. E' bene dare ai sindaci i fondi perché si risparmiano molti passaggi, però se il sindaco è un mafioso e un faccendiere, i benefici li dà ai soliti noti e ai clienti elettorali, e gli altri che sono all'opposizione e hanno votato contrario non li avranno".
Secondo il procuratore capo di Catanzaro l’emergenza Coronavirus non ha fermato i traffici di droga: "In Colombia, Bolivia e Perù - ha detto - c’è difficoltà a reperire precursori chimici, che vengono dalla Cina, per lavorare la pasta di coca. La produzione quindi è rallentata, ma sono tanti i depositi di tonnellate di cocaina... Pensate alla Spagna, dove ci sono colonie di colombiani che hanno stoccato anche dieci tonnellate, e all'Afghanistan, dove ci sono tonnellate di eroina pronte ad arrivare in Europa. Il problema non c’è. - ha proseguito - La riprova che non c’è crisi è il prezzo, che è rimasto invariato".

Foto © Imagoeconomica

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