di AMDuemila
Il sud Pontino, detto anche basso Lazio, "è un territorio caratterizzato dal fortissimo insediamento di pezzi di sodalizi mafiosi autoctoni che derivano a loro volta dalle mafie tradizionali, come camorra e 'ndrangheta, alimentando allarme e preoccupazione. Un po' si spiega con ragioni di vicinanza geografica, se si pensa alla contiguità con l'area di influenza dei Casalesi, ma anche perché il sud del Lazio, nel suo isolamento, ha favorito negli anni passati il rafforzamento delle organizzazioni criminali. Ciò ha determinato una stringente presenza 'quantitativa' dello Stato nella sua azione di contrasto al crimine mafioso. Non a caso c'è un 'pool' di magistrati 'ad hoc' che si occupano della realtà di Latina e provincia". Lo ha detto il procuratore facente funzioni di Roma, Michele Prestipino, sentito questa sera dalla commissione Antimafia. Prestipino, che guida la Dda di Roma, ha ricordato tre vecchie sentenze, ormai definitive, che hanno certificato la presenza e l'operatività di realtà mafiose nel basso Lazio: "C'è una sentenza sul clan dei Tripodo a Fondi, una sulla 'ndrina dei Gallace nella zona di Anzio e Nettuno e una terza sul clan Noviello-Schiavone nell'area compresa tra Latina e il litorale". Prestipino ha ricordato che "tutte le indagini avviate negli ultimi due-tre anni nel sud Pontino, e di cui ora cominciano a vedersi i primi risultati, sono il frutto anche di un'attività di investigazione qualitativamente migliore da parte delle forze di polizia nell'ambito di una collaborazione e di un coordinamento sempre più efficiente con l'autorità giudiziaria competente".
Foto © Imagoeconomica
Prestipino: ''Per indagare su sodalizi della provincia di Latina c'e' pool di pm''
- Dettagli
- amduemila-1