Non siamo a Palermo per l'inizio del processo di appello per la trattativa Stato-mafia per la quale i nostri figli sono stati lasciati morire. Non ci siamo perché il processo si presenta lungo e farraginoso, vista la richiesta della difesa di riapertura della istruttoria dibattimentale nel tentativo di una ricerca della verità che non appartiene a nessuno se non a noi. Non siamo ammessi a gratuito patrocinio: le Amministrazioni Fiorentine non sono state ammesse a supporto; abbiamo dovuto pagare fiumi di marche di Stato per avere gli atti del processo di primo grado, marche che altri, lontani dall'essere vittime delle stragi del 1993, hanno avuto gratis per i loro presunti archivi storici. Avvelenati e senza giustizia completa aspettiamo che qualcuno ci scriva sulla carta bollata come hanno fatto a morire in via dei Georgofili i nostri figli, dato che molti dicono che hanno fatto indagini per la salvaguardia del cittadino prima di tutto, e poi della ragion di Stato.
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
Ass. Georgofili: ''I nostri figli lasciati morire per la trattativa. Aspettiamo giustizia''
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