Lecce. "Bisogna una volta per tutte costruire una nuova classe dirigente che oltre alla professionalità, allo sfruttamento delle tecnologie, abbia uno scudo forte che è quello del senso di appartenenza, di far parte di una squadra che si chiama Stato, che si chiama Regione, chiama Comune e che sia in grado di reggere alle infiltrazioni nella pubblica amministrazione". Lo ha detto il direttore della Dia, Giuseppe Governale, a latere di un incontro con gli studenti dell'Unversità del Salento svoltosi nel campus di Ecotekne a Lecce.
"Le mafie italiane si sono sempre nutrite dalla pubblica amministrazione, considerata da loro una grossa mammella da cui attingere - ha detto Governale - da qui la necessità di costruire una nuova classe dirigente. L'Italia sta vivendo un momento importante nel contrasto alla criminalità organizzata perché lo scenario rispetto agli anni 70 e 80 è completamente cambiato e questo fa sì che le nuove organizzazioni criminali non possano essere sconfitte solo sul piano investigativo e su quello 'militare'". "Loro hanno capito che c'è un'offensiva di questo tipo e - ha concluso - come hanno fatto in altre epoche si sono fatte incudine pensando un domani di tornare poi ad essere martello".
ANSA