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Bari.
La mafia "si combatte ogni giorno per strada, si combatte però con una politica che voglia veramente combattere le mafie" e "bisogna ricominciare dal lavoro, perché il lavoro è un diritto e non è un favore. Ecco perché io penso che sia fondamentale un sindacato forte come la Cgil che è una delle istituzioni democratiche in un momento così complesso del nostro Paese". Così a Bari il giornalista Paolo Borrometi, presentando il suo libro "Un morto ogni tanto" durante la seconda giornata dei lavori del congresso nazionale della Cgil. "Purtroppo - ha detto il giornalista sotto scorta - il tema delle mafie negli ultimi anni è scomparso dall'agenda politica. Qualcuno pensa che le mafie siano state sconfitte con gli arresti eccellenti, invece drammaticamente non è così. Le mafie sono nella vita quotidiana di ognuno di noi e io in questo libro cerco di raccontarlo con nomi e cognomi, perché non basta più dire che la mafia fa schifo. Lo diceva il presidente della Regione Siciliana che poi è stato condannato per reati di mafia, cioè Toto Cuffaro". "Oggi - ha detto - bisogna fare i nomi e cognomi e bisogna fare delle politiche volte al lavoro, ad esempio che possano veramente liberare i cittadini dal giogo mafioso".

ANSA

Foto © Imagoeconomica

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