Maggiani Chelli, effetti devastanti tritolo non hanno fine
Firenze. "E' di questi giorni il conto che lo Stato ha presentato alla famiglia di Salvatore Riina di 2.000.000 di euro per come è stato trattato in carcere", ma "cosa farà lo Stato quando le vittime delle stragi del 1993 presenteranno un ulteriore conto per tutti quegli aggravamenti delle cause-effetto di 277 chili di tritolo"? Lo afferma Giovanna Maggiani Chelli, presidentessa dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili in una nota diffusa oggi sottolineando che è l'anniversario dell'arresto di Totò Riina, avvenuto il 15 gennaio 1993. "Gli effetti devastanti del terrorismo eversivo mafioso, quando lo Stato non sa evitarlo, non hanno mai fine, non ci sono invalidità temporanee come per gli incidenti, l'effetto della strage accompagna per tutta la vita. Non passa", si legge nella stessa nota. "Salvatore Riina - scrive anche Maggiani Chelli - il nostro boia è morto, arrivato fino al suo ultimo giorno di vita 'servito e riverito' da tutto un sistema che voleva giorno dopo giorno non apparire aguzzino verso il più feroce dei terroristi eversivi", mentre "noi, le sue vittime, siamo sempre alla ricerca della verità per capire chi avesse pagato i 700 milioni di lire, tanto è costato il tritolo di via dei Georgofili, perché la mafia non spreca soldi".
ANSA
Mafia: Ass. Georgofili, cosa fara' Stato con conto delle vittime
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