Roma. "Siamo sempre più convinti della necessità di intervenire per dare maggiore sicurezza ai cittadini, garantendo tempi più rapidi dei processi e una disciplina controllata delle misure premiali e dei benefici penitenziari, sempre nel rispetto del principio di rieducazione della pena: obiettivi già formalizzati nel contratto di Governo, insieme ad una riforma opportuna dell'ordinamento penitenziario. Noi siamo già al lavoro e ce la metteremo tutta per ricostruire quel rapporto di fiducia tra cittadini e giustizia, indispensabile in un paese democratico". Così in una nota Giulia Sarti, presidente (M5S) in commissione Giustizia alla Camera, commentando il caso dell'Utri. "All'ennesimo tentativo da parte dei propri difensori, il Tribunale di Sorveglianza di Roma - prosegue - ha accolto la richiesta di scarcerazione di Marcello Dell'Utri. Rispettiamo le decisioni dei giudici, ma è un dato di fatto che un personaggio, già stato latitante nel 2014, ritenuto garante "decisivo" dell'accordo tra Berlusconi e Cosa nostra fino al 1992 e poi ancora portatore del ricatto di Cosa nostra allo Stato, cinghia di trasmissione tra la mafia e il primo governo Berlusconi del '94, ora potrà tornare a scontare il resto della sua pena non in una struttura carceraria, bensì nella propria casa. E ciò, sebbene fosse già stata negata la relativa richiesta non appena 4 mesi fa, quando, nonostante le condizioni di salute già precarie, non era stata esclusa la possibilità di fuga e le cure mediche all'interno del carcere fossero state considerate all'epoca idonee".
ANSA
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Dell'Utri: Sarti (M5S), garantire salute ma certezza pena
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