di Donatella D'Acapito
A poco più di un anno dalla sua apertura, don Luigi Ciotti è nel locale “Fiore, cucina in libertà” con il coordinamento di Libera Lecco per ricordare l’amico scomparso Paolo Cereda. E lo fa partendo proprio dalla frase conclusiva del discorso tenuto cinquant’anni fa da Martin Luther King: “Nei momenti bui si vedono meglio le stelle”. E uno dei momenti bui è stato quello della perdita dell’amico a cui aveva promesso che, prima o poi, ci sarebbe andato alla pizzeria “Fiore”.
Mercoledì 16 maggio don Ciotti ha tenuto fede alla promessa fatta. “Paolo è vivo - ha detto - perché qui ha speso la sua testa e la sua passione. Ci sono voluti anni affinché questa realtà venisse restituita all’uso sociale, ma ce l’abbiamo fatta”. Poi aggiunge: “Sono felice che questo bene viva! Sapete, Dio non è cattolico: Dio ama tutti. Noi siamo un piccolo strumento e mi auguro che questo locale sappia sempre accogliere e riconoscere le persone”.
Don Ciotti conosce le scommesse e le battaglie vinte negli anni da Libera. Le ricorda tutte, da quella per la raccolta delle firme per destinare a uso sociale i beni confiscati - cosa che accadeva mentre dal carcere c’era chi, intercettato, se la rideva, convinto che una legge del genere non avrebbe mai visto la luce - all’ultima che sta portando alla nascita di Libera Danimarca. Fare e non solo aspettare che gli altri facciano. Perché l’agire, per un cristiano, non è una cosa in più: è una cosa necessaria.
Poi un passaggio, ricordando don Tonino Bello, che diceva: “Non mi interessa sapere chi sia Dio, mi basta sapere da che parte sta. Dio sta dalla parte di chi lotta per la libertà e per la dignità delle persone”.
E Paolo Cereda, che domani sarà ricordato con la manifestazione “Libera la Natura”, di sicuro ha lottato per questi valori.
liberainformazione.org
Video - Don Ciotti nel ''Fiore'' di Lecco
- Dettagli
- AMDuemila-2