L'appuntamento dell'arresto del BOSS di "Cosa nostra" colui he ebbe a dire: QUESTI SALTERANNO - e si riferiva al museo degli Uffizi a Firenze - e per Dio ci è andato vicinissimo a farli saltare, optando poi all'ultimo momento per la Torre del Pulci, ci sarà quando la Magistratura troverà il CORAGGIO di andare all'udienza preliminare per i "concorrenti di Cosa nostra" nelle stragi del 1993 con le già consumate carte del Magistrato Gabriele Chelazzi. Fino allora Matteo Messina Denaro continuerà a comprarsi le camice in via Condotti a Roma, ma muniti delle più sfavillanti divise faranno finta di non vederlo! Non ci sono le condizioni per arrestare Matteo Messina Denaro, infatti ciò che il Boss aveva promesso con il tritolo del 1993 è in atto sotto gli occhi di noi tutti, ma tranne pochi, come noi, non lo si vuol vedere. Sta' a Giuseppe Graviano togliersi quel prosciutto che si è messo sugli occhi e cominciare a parlare come un fiume in piena. Sta a Giovanni Brusca parlare una buona volta di stragi 1993, di salotti sui quali si è seduto insieme a Giuseppe Monticciolo e entrambi devono descriverceli in un pubblico dibattimento. Quando decideranno di scarcerare Brusca ci metteremo sdraiati per terra, perchè prima deve guadagnarsi lo "stipendio" che ha prelevato, supportato dalla legge, anche dalle nostre miserabili risorse che abbiamo per curare i malati dal tritolo del 1993 in via dei Georgofili.
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
Ass.Georgofili: ''Serve il coraggio di un processo sui ''concorrenti esterni'' delle stragi. Cosi' si avra' verita'''
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