Il procuratore di Roma: "Siamo fiduciosi su ulteriori sviluppi"
"Abbiamo studiato la sentenza e riteniamo di non condividerla. Stiamo scrivendo l'appello perché riteniamo che la costruzione accusatoria mantenga la sua validità". Il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, lo ha affermato a proposito della sentenza di primo grado su Mafia Capitale. Il giudice ha parlato durante la festa per i 20 anni della redazione palermitana del quotidiano La Repubblica, sul palco del Teatro Massimo. "Siamo fiduciosi su ulteriori sviluppi" ha aggiunto.
"Dal 2012, dopo il mio arrivo a Roma, era pacifico per ministri e prefetti che a Roma non ci fosse la mafia - ha continuato Pignatone -. Io ho iniziato a fare indagini per scoprire se fosse vero è sono uscite le piccole mafie". Il magistrato ha spiegato: "L'articolo 416 bis del codice penale non punisce solo le mafie tradizionali. Le piccole mafie, piaccia o non piaccia, hanno piena cittadinanza per essere punite, anche le piccole mafie sono tali se usano il metodo mafioso".
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