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maggiani chelli giovanna 500Dopo l’annuncio della riapertura delle indagini sulle stragi del 1993, compresa quella che ci riguarda, la strage di via dei Georgofili del 27 maggio 1993, era inevitabile:  la rabbia, il dolore per noi tutti si sono rinnovati.
La riapertura delle indagini solo una cosa positiva doveva essere, ma ci sono in arrivo incontri elettorali imminenti e il ricatto politico è sempre latente.
Comprendiamo bene, la Magistratura non può certo stare dietro agli affanni della politica, ma la politica usa a suo uso e consumo l’agire della Magistratura  per delitti gravissimi come le stragi.
E’ dal 2011, dopo le esternazioni di Gaspare Spatuzza, che aspettiamo di leggere gli atti di archiviazione dell’allora indagine in corso poi archiviata. Non ci sono stati dati e oggi siamo all’ennesima indagine in corso.
Torniamo in campo in queste ore perché alla notizia gionalistica della riapertura delle indagini sulla morte dei nostri figli si sono, mediaticamente parlando, aperti due fronti.
Un fronte vede giusto indagare su Berlusconi e Dell’Utri: in fondo sono due nomi che vengono già da indagini del 1996, chiuse nel 1998, la prima indagine sui mandanti esterni a Cosa nostra svolta dal magistrato Gabriele Chelazzi.
L’altro fronte urla che la responsabilità di quelle stragi è da ricercarsi nel comportamento di ben tre Presidenti della Repubblica per trattative sul fronte dell’annullamento del 41 bis.
Noi, le vittime della strage di via dei Georgofili, siamo nel bel mezzo di questa bagarre.
Possibile che ancora non si capisca che sulla scia di quelle che furono le carte del magistrato Gabriele Chelazzi bisognerebbe  andare ad un dibattimento chiarificatore?
Il Presidente della Repubblica di oggi, che è il massimo organo della Magistratura, dia una buona volta l’input dall’alto per dare il via ad un processo per la verità tutta sulle stragi del 1993. Input che non c’è mai stato, malgrado crediamo a suo tempo fosse stato chiesto dai magistrati Vigna e Chelazzi, uomini di legge che su quelle stragi del 1993 crediamo avessero capito tutto.

Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili

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