Per una precisazione doverosa, noi non abbiamo detto che la circolare di Governo avvalorata dalla PNA e dal Dap sia stato un annacquamento del 41 bis in questo momento.
Abbiamo detto che le norme pro mafia, messe a punto una dopo l’altra in questi 20 anni, hanno trovato spazio in una circolare ufficiale di questi giorni che mette un timbro di conferma pesante su detti benefici accumulati da “cosa nostra” dopo la strage di via dei Georgofili del 1993.
Che poi la circolare sia perfettamente conforme ai principi del diritto interno e internazionale e al diritto alla persona è un conto. Ma fra questi dritti sono stati ancora una volta dimenticati i diritti verso chi ha subito gravi torti come noi, e questo è davvero un’altra cosa.
Basti pensar alla possibilità della mafia di passare messaggi di morte anche senza entrare in possesso di giornali, libri e programmi televisivi e provare ad immaginare cosa potranno fare ora attraverso veicoli di informazione a loro disposizione.
Riina, ai tempi delle stragi arrestato il 15 gennaio 1993, il 1° Aprile 1993 non avrebbe più dovuto poter dare ordini dal carcere, eppure l’ok finale deve essere arrivato in qualche modo, sia pure con difficoltà. Oggi con una circolare della portata di quella distribuita in questi giorni nelle carceri, non avrebbe più alcuna difficoltà. Tutto è messaggio per la mafia, anche i necrologi che sono riportati dai giornali”.
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili