Riina a noi non ci ha proprio delusi un bel niente, ammesso e non concesso che dopo la platealità dell’udienza in cui aveva detto di voler essere ascoltato, si respirava un’aria di attesa per ciò che avrebbe detto, non abbiamo mai creduto che il mafioso Riina avrebbe parlato in senso positivo. “Sono mafiosi e non parlano” ebbe a dire il Magistrato Gabriele Chelazzi, ed è così, i capi di “Cosa nostra” non parlano , troppi accordi hanno fatto con uomini sporchi dello Stato e le loro “famiglie” fuori dal carcere sarebbero in pericolo. Del resto se è vero che quando lo Stato fa concessioni ai mafiosi a 41 bis non può che dare messaggi rassicuranti alla mafia, è altrettanto vero che quando, uno come Riina, dice “adesso mi faccio interrogare dallo Stato” , qualunque cosa volesse dire nel bene e nel male, avrebbe finito con il dare un messaggio negativo ai suoi compari mafiosi dentro e fuori dal carcere e questo nel giro di una settimana , tutto farebbe pensare, che il “Capo di Costa nostra” deve averlo capito.
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
Giovanna Maggiani ChelliPresidenteAssociazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili