Ascoltando oggi il Presidente della Lombardia Roberto Maroni al processo trattativa Stato-Mafia, quello che se ne evince è che: sia prima del 27 Maggio 1993 e dopo fino ad oggi, la politica fa da copertura alla verità sul massacro di via dei Georgofili.
Le responsabilità delle stragi del 1993 vanno ben oltre quelle di “cosa nostra”, e troppi fra quanti oggi hanno in mano la cosa pubblica e la vita del Paese, sanno cosa successe veramente nei palazzi del potere mentre i nostri figli saltavano in aria per salvare la vita a Ministri vari e per coprire il movente oltre l’abolizione del 41 bis voluto dalla mafia.
Non riusciamo, malgrado tutti gli sforzi, di comprendere come mai le indagini che hanno attraversato un ventennio sui “concorrenti della mafia” nelle stragi del 1993 abbiano portato ad un nulla di fatto.
Lungi da noi dal pensare che inquirenti e forze dell’ordine non abbiano la capacità d’indagine, resta solo da annoverare nei nostri pensieri, la mancanza di volontà politico istituzionale per l’accertamento della verità.
Verità che non può che essere nascosta fra i panni sporchi, quali voti i scambio, corruzione, e tornaconti di ogni simbolo di partito nessuno escluso.
Giovanna Maggiani
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili