Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Ma come sono uguali a "cosa nostra" questi rampolli dell'ISIS?
Il primo attentato del 1993 di cui parla il processo di Firenze è giusto quello alla Torre di Pisa:
“Cosa ne diresti - disse Gioé l'uomo di “Cosa nostra” a Bellini l'uomo dei “servizi segreti" - (ma quelli deviati) - se vi buttassimo giù la Torre di Pisa?
Poi l'hanno circondata con le "garze" e hanno buttato giù la "Torre del Pulci" a Firenze, sempre in Toscana.
Davvero il mondo è piccolo e noi siamo fortemente preoccupati visto che in Italia come si dice “non si muove foglia che la mafia non voglia".
Lo abbiamo ben visto come è andata con le stragi terroristiche del 1993:
oggi a 23 anni di distanza dai massacri più cruenti che storia dello stragismo terroristico ricordi, sottosegretari vociferano che in Parlamento si potrebbe chiedere venia per i terroristi mafiosi a 41 bis.
Inoltre di “concorrenti politici” nelle stragi, che ci sono stati, non se ne vede neppure l’ombra sulle carte processuali.

Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos