Città del Messico. (Agenzia Nova) - Nelle montagne del nord del Messico un fantasma è tornato in vita. Rafael Caro Quintero, leader del cartello estinto di Guadalajara e capo dei capi del narcotraffico negli anni Ottanta, ha ripreso le armi e ora sta cercando di raggruppare le sue forze. Il suo primo obiettivo, approfittando della recente caduta di Joaquin Guzman, detto El Chapo, è di contendere il territorio del cartello Sinaloa, guidato proprio dal rivale, ora in carcere. Quintero sta imponendo al propria presenza con al violenza, tanto che gli è stato anche attribuito l'attacco avvenuto a metà giugno nell'abitazione della madre di El Chapo, nella località di La Tuna. Ben 31 anni dopo il suo arresto e a tre dalla sua controversa scarcerazione, il criminale denominato il “narco dei narcos”, sta facendo di nuovo tremare il Messico. Una nuova guerra dei cartelli, secondo la Procura messicana, è iniziata. Visti gli ultimi sviluppi, il procuratore generale di Chihuahua, Jorge Gonzalez Nicolas, ha denunciato che il vecchio narcotrafficante, 63 anni, nella sua lotta contro il cartello di Sinaloa cercherà di assumere il controllo anche dei territori di Chihuahua, in particolare Ciudad Juarez, la porta d'ingresso per gli Stati Uniti. La paura di un nuovo vortice di violenza e criminalità sta quindi assalendo le autorità messicane. Caro Quintero è tornato a seminare il terrore, ma i suoi nemici sono molti. L'Agenzia federale antidroga statunitense offre cinque milioni di dollari per la sua cattura, e molto probabilmente è disposta ad andare ben oltre quella cifra. (Res) © Agenzia Nova - Riproduzione riservata
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Speciale difesa: Messico, il ritorno del narcotrafficante Caro Quintero apre una nuova guerra dei cartelli
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