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alfano-angelino-web2di Fabrizio d’Esposito - 21 marzo 2015
Nelle intercettazioni le richieste a Cavallo, e attraverso di lui a Lupi, per agire. Il ruolo dell’avvocato gemma, vicino al Ministro dell’Interno
È il 18 luglio dell’anno scorso che l’ormai noto Franco Cavallo inteso come Frank, carissimo amico di Maurizio Lupi, telefona a Claudio De Eccher e lo rassicura: “Io ho parlato con lui (Lupi, ndr), aveva già parlato sia con l’avvocato sia con Angelino”. Angelino, ovviamente, è Alfano, il ministro dell’Interno. Perché Lupi ha parlato con Alfano di De Eccher, titolare di una società che fa parte del consorzio che si è aggiudicato il terzo lotto dei lavori della terza corsia sulla A4? La vicenda che coinvolge anche il Viminale, non solo il ministero delle Infrastrutture, la scrivono i magistrati di Firenze a pagina 258 dell’ordinanza di custodia cautelare per Incalza e altri 50 indagati, come già riportato dal Fatto il 17 marzo scorso. Una storia che si arricchisce di altri dettagli e segnala due ministri di Ncd interessati alla risoluzione di un problema, quello di De Eccher.

“Bisogna che ne parliate con il ministro dell’Interno”
Nell’estate del 2014, la Rizzani De Eccher è bloccata dal mancato rilascio del certificato antimafia. Le misure del prefetto di Udine (i lavori sono in Friuli Venezia Giulia) contro Claudio De Eccher si riferiscono a inchieste di anni prima in Sicilia e in Campania. Il 16 luglio De Eccher chiama Cavallo, factotum di Lupi, e gli annuncia una mail. Durante la conversazione, De Eccher informa Cavallo che “il nostro avvocato si chiama professor Gemma”. Ossia Andrea Gemma, indicato da Alfano nel cda di Eni. Dice l’imprenditore: “Ecco lui (Gemma, ndr) ne ha parlato anche al ministero, tieni conto che questo ci toglie tutti i contratti per i lavori pubblici in Italia, tutti i rapporti con la pubblica amministrazione (...) a questo punto te lo chiedo in modo molto deciso, bisogna che tu ne parli e ne parliate anche con il ministro dell’Interno perché comunque noi su questa vicenda qua ci siamo rotti veramente i coglioni, viviamo nella Repubblica delle banane”.
Cavallo risponde: “Mandami subito la mail”. La telefonata è alle nove della mattinata. La mail arriva a Cavallo a mezzogiorno e undici minuti.

“Vivo una situazione kafkiana e mi sono rotto i coglioni”
Scrive, disperato, De Eccher: “Caro Frank, stiamo vivendo una situazione kafkiana, un incubo. (...). Ti chiedo a questo punto il grande favore di informare il nostro comune amico con preghiera di urgente intervento sul ministro dell’Interno (...). Ti faccio presente che abbiamo 598 dipendenti in Italia e 4.800 in totale fra i quali anche molti italiani che lavorano all’estero”. Il “comune amico” è Lupi e Cavallo risponde a De Eccher alle 17 e 11: “Credimi sulla parola farò di tutto da subito”. Letteralmente. Dopo un minuto manda le mail “su entrambe le utenze telefoniche in uso al ministro Lupi, con una ironica richiesta per un incontro a cena: ‘Pazzesco. Ma come cazzo ha fatto a pensarlo. Stupendo vero ceniamo insieme stasera?’”. Ma Lupi non risponde e così alle 21 e 12, Cavallo gli rimanda un sms: “Pezzo di cazzone te lo do l’euro per rispondere se hai problemi”. Lupi a questo punto finalmente richiama e i due concordano di vedersi più tardi, sempre in serata, o al massimo la mattina successiva.

“Gemma è persona di Angelino”
La nomina nel cda dell’Eni
Ecco, questo è il tragitto seguito prima di arrivare alla telefonata del 18 luglio di Cavallo a De Eccher che fa il report sulla questione: “Io ho parlato con lui (Lupi, ndr), aveva già parlato sia con l’avvocato sia con Angelino”. Tre giorni dopo, il 21 luglio, Cavallo parla di nuovo al telefono con De Eccher: “Vediamoci un attimo perché si sono mossi, poi ti dico eh”. Il nome di Andrea Gemma, avvocato di De Eccher, è stato più volte accostato ad Alfano. In un’altra intercettazione, Cavallo dice a Vincenzo Paradiso di Sviluppo Italia: “Mancuso e Gemma sono tutti e due di Alfano, Gemma di sicuro”. Si parla di nomine. Salvatore Mancuso è stato nominato nel cda di Enel. Risponde Paradiso: “Anche Mancuso l’ha messo proprio Alfano, certamente ora il gruppo Ferrovia avrà un riassetto impressionante tutto il gruppo come anche Finmeccanica, però lì figurati se Moretti farà entrare qualcuno”.

Il ricorso vinto al Tar e la raccomandazione respinta
La Rizzani De Eccher, alla fine di agosto del 2014, ha vinto il ricorso al Tar del Friuli contro le misure interdittive per l’antimafia. Successivamente, Cavallo spedisce all’amico imprenditore il curriculum di Paolo Androni, “specificando che si tratta di un amico del figlio di Lupi, Luca”. Ma Claudio De Eccher “non sembra recepire” la richiesta perché non è affatto contento. Anzi, si lamenta con Cavallo che Andrea Gemma per l’assistenza legale nel procedimento al Tar del Friuli gli ha chiesto 650mila euro. Riassumendo: due ministri di Ncd, Lupi e Alfano; l’uomo Cavallo, come viene chiamato da un indagato nelle intercettazioni, il kafkiano De Eccher e il rampante Gemma. Cinque protagonisti e una domanda: cosa avrà detto Lupi ad Alfano, dopo la telefonata di Cavallo?

Tratto da: Il Fatto Quotidiano del 21 marzo 2015

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