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5 febbraio 2015
Roma. "Per i testimoni di giustizia siciliani un'altra doccia fredda: erano stati convocati in Regione per incontrare il Presidente Crocetta e i funzionari, ma all'appuntamento si sono presentati soltanto i testimoni". Lo ha detto il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia, intervenendo sulla manifestazione di stamane a Palermo. "La storia - spiega Mattiello, che per l'Antimafia coordina il V gruppo di lavoro sui testimoni di giustizia - è sempre quella della assunzione nella pubblica amministrazione dei testimoni di giustizia che non abbiano altre possibilità per ricominciare una vita autonoma, una storia che per i siciliani ha una declinazione particolare e teoricamente positiva: la Regione Sicilia infatti ha approvato una propria legge con la quale stanzia i soldi necessari a coprire i costi delle assunzioni, cosa che invece la normativa nazionale non prevede. La legge regionale siciliana risulta poi essere stata anche corredata da un protocollo di intesa firmato con il ministro dell'Interno per gestire le situazioni dei testimoni di giustizia siciliani, che per motivi di sicurezza non possano tornare in Sicilia. Quindi tutto a posto? Evidentemente no: nessun contratto è stato a oggi firmato". "Io - chiarisce l'esponente del Pd - sono consapevole della complessità di questa materia: ogni testimone ha una propria storia e ci sono tante sfumature da tenere presente, dal cambio di generalità, al sostegno economico già ottenuto negli anni da parte dello Stato, fino alla correttezza dei comportamenti fiscali. Quello che trovo ingiustificabile è il modo con il quale spesso i testimoni vengono trattati: senza chiarezza, rimbalzando le responsabilità da un ufficio all'altro, non rispondendo affatto". "Eppure il richiamo forte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sull'importanza dell'impegno contro le mafie per la legalità, dovrebbe essere uno sprone ulteriore per tutti", conclude Mattiello.

ANSA

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