12 gennaio 2015
Drastiche misure per i principali esponenti della 'Mafia capitale'. Le ha chieste la Procura di Roma alla sezione misure di prevenzione, che deciderà l'11 maggio prossimo.
In particolare, i pm capitolini Paolo Ielo, Giuseppe Cascini e Luca Tescaroli, in previsione di un possibile ritorno in libertà degli indagati, chiedono l'adozione nei loro confronti dei provvedimenti di sorveglianza speciale, obbligo di firma e soggiorno obbligato per almeno tre anni, oltre a sollecitare la confisca dei beni ora sotto sequestro per un valore di 300 milioni di euro.
Destinatari delle misure richieste sono Massimo Carminati, considerato il vertice dell'associazione per delinquere di stampo mafioso, Salvatore Buzzi, che amministrava le cooperative, gli imprenditori Cristiano Guarnera e Agostino Gaglianone, Riccardo Brugia, considerato tra i più stretti collaboratori del 'Cecato', Roberto Lacopo, che gestisce un distributore di benzina in corso Francia, Giovanni De Carlo, considerato un boss della criminalità romana, Fabio Gaudenzi, che, secondo l'accusa, investiva i proventi derivanti dal gruppo mafioso dall'attività svolta, e l'ex amministratore delegato dell'ente Eur Riccardo Mancini, da qualche tempo tornato libero per decisione del Tribunale Riesame, ma nei cui confronti è stata confermata l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso contestatagli al momento dell'arresto.
Adnkronos
Mafia capitale, chiesta la sorveglianza speciale per Carminati
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