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7 gennaio 2015
Per contestare l'aggravante mafiosa "è sufficiente" che "l’associazione si avvalga della forza di intimidazione e goda cioè di quella che è stata efficacemente definita ‘fama criminale'”. E' quanto si legge, tra l'altro, nelle 87 pagine di motivazioni, con le quali il Tribunale del Riesame di Roma ha rigettato le istanze scarcerazione di Massimo Carminati e altri quattro arrestati per associazione per delinquere di stampo mafioso nell'inchiesta di mafia capitale: Riccardo Brugia, Emilio Gammuto, Fabrizio Franco Testa, Roberto Lacopo.
Secondo i giudici del Riesame, dunque, "atti di violenza e di minaccia possono essere anche del tutto assenti nel caso in cui l’organizzazione criminale possa limitarsi a sfruttare la carica di pressione già conseguita dal sodalizio".
Da questo punto di vista, dunque, il collegio legittima e condivide l’aggravante mafiosa per una struttura criminale come quella guidata da Carminati, nonostante la sua diversità rispetto alle altre organizzazioni mafiose.

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