Un saggio di Giuseppe Carlo Marino e di Pietro Scaglione
9 dicembre 2014
Palermo. L'antimafia in Sicilia è stata anche una lotta di giustizia sociale, pagata sempre a caro prezzo. Con un accostamento a una pagina di storia italiana, quella della rinascita democratica, si può definire "L'altra resistenza". E' questo anche il titolo del libro dello storico Giuseppe Carlo Marino e del giornalista Pietro Scaglione edito dalle Paoline (282 pagine, 17,50 euro). La prima parte del volume riporta un saggio di Marino sulle varie forme di antimafia: istituzionale, sociale, giudiziaria, popolare. L'analisi dello storico mette a fuoco non solo le evoluzioni e le metodologie di ogni componente ma anche le ambiguità di derive retoriche e ritualistiche. Per Marino, e per don Luigi Ciotti che firma la prefazione, la storia della mafia si intreccia con il potere costituito e ne costituisce la causa della corruzione. Il saggio contiene anche un approfondimento delle posizioni della chiesa e del mondo cattolico passate attraverso varie fasi: dai silenzi del passato alle schiette denunce di papa Francesco e in mezzo ci sono le storie di sacerdoti come don Pino Puglisi e don Peppino Diana che, come sottolinea don Ciotti, rappresentano "esempi di coraggio, generosità e coerenza evangelica". Nella seconda parte Scaglione ricostruisce le vicende dell'antimafia sociale da un secolo a questa parte, dalla storia dei Fasci siciliani ai movimenti nati dopo le stragi del 1992-93. Stereotipi e pregiudizi vengono riletti in un'ottica nuova attenta ai profili di tanti "eroi normali" che hanno testimoniato con le loro vite scelte chiare e coraggiose.
ANSA
Mafia: Antimafia in Sicilia, l'altra resistenza
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