di AMDuemila - 22 agosto 2014
Palermo. Sequestrati beni per un valore di oltre 1.7 milioni di euro ad un cinquantenne palermitano, ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa della "Noce".
L'operazione è stata messa a punto dalla Guardia di finanza, in esecuzione di un provvedimento emesso dal tribunale di Palermo-sezione misure di prevenzione, su richiesta della Procura. L'uomo, già arrestato nell'ottobre 2012 nell'operazione di polizia "Atropos", per estorsione ed associazione a delinquere di stampo mafioso, si è visto così sequestrare,
un'attività commerciale e di servizi funebri, beni immobili e mobili, nonché disponibilità finanziarie riconducibili al nucleo familiare, nonché ad un altro soggetto. Quest'ultimo, titolare di una ditta individuale attiva nel settore della piccola distribuzione, ha dichiarato redditi esigui e comunque incompatibili con gli investimenti necessari per l'avvio di un'attività commerciale. Fatti per cui il Tribunale di Palermo ha ritenuto questa attività come direttamente riconducibile al cinquantenne e ricompresa tra i beni considerati frutto delle attività illecite o reimpiego dei relativi proventi, attesa la sproporzione con i redditi dichiarati dal complessivo nucleo familiare.
Le indagini avevano consentito di ricostruire le modalità dell'imposizione del "pizzo" a numerosi imprenditori e commercianti dei quartieri controllati. E all'indagato era stato contestato il reato di estorsione aggravata in quanto, mediante minacce e intimidazioni, erano state imposte ad una società di produzione cinematografica, impegnata a Palermo nelle riprese di una fiction per la tv, assunzioni e prestazioni di servizi non necessari. Per questo, lo scorso maggio gli è stata inflitta una condanna a 10 anni di reclusione.
Fonte ANSA
Palermo, sequestro beni per 1,7 mlm a condannato per racket
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