23 giugno 2014
Continuano i racconti di Antonio Iovine sulla gestione dei processi mafiosi. Per quanto riguarda "Spartacus" l'attenzione sul processo era altissima e per questo non si poteva "aggiustare". E' quanto racconta il boss dei Casalesi pentito Antonio Iovine, che sta deponendo in videoconferenza al processo per le minacce a Roberto Saviano e Rosaria Capacchione davanti alla III sezione penale del Tribunale di Napoli. "L'avvocato Santonastaso - ha detto Iovine - mi lasciò intendere che questo processo aveva un percorso del tutto normale perchè 'Spartacus' era al centro dell'attenzione della magistratura. Stavamo tutti i giorni sui giornali, cose mai successe in tutta la storia della camorra casertana". Il boss ha riferito inoltre che secondo lui il clan dei Casalesi "non aveva alcun futuro e con Michele Zagaria non c'era più intesa, al punto che Francesco Schiavone, detto Sandokan, propose di uccidere Zagaria".
AGI