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28 aprile 2014 

”L’arresto di Nicola Pignatelli a Santo Domingo testimonia la credibilità della Procura della Repubblica di Reggio Calabria sullo scenario internazionale e la capacità, ormai d’elite, della polizia giudiziaria italiana di fare indagini efficaci“. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, parlando con i giornalisti a margine dell’audizione dei magistrati reggini in Commissione antimafia. “Pignatelli, pur non potendolo classificare come un vertice della ‘ndrangheta calabrese – ha aggiunto Gratteri - era molto considerato dalle cosche di Marina di Gioiosa Jonica. Il suo nome era emerso già nelle intercettazioni a carico delle cosche Aquino e Mazzaferro, sfociate poi nel processo ‘Circolo formato’ a conclusione del quale Pignatelli ha subito una condanna a 13 anni e sei mesi di reclusione”.  ”Abbiamo ottenuto l’espulsione di Nicola Pignatelli: già domani il boss sarà in Italia” ha assicurato poi Gratteri. ”E’ un arresto importante -rimarca il Procuratore reggino – e dimostra come noi siamo credibili sul panorama internazionale. Infatti le Polizie degli altri Paesi, soprattutto dell’America del Sud e degli Stati Uniti collaborano molto bene con noi”. ”I trafficanti di droga della ‘ndrangheta -avverte Gratteri- sono in giro per il mondo a continuare la loro attività. Diamo loro la caccia senza sosta: dobbiamo catturarli”.
 

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