25 aprile 2014
Il pentito Francesco Di Carlo racconta i suoi incontri con Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi: “Era il 1974 e andammo ad Arcore con il gotha della mafia di allora: Stefano Bontate e Mimmo Teresi. Berlusconi aveva paura dei sequestri e chiedeva protezione. Fu così che Vittorio Mangano arrivò ad Arcore come stalliere. E Stefano Bontate ottenne in cambio 100 milioni di lire”. Il grande accusatore di Marcello Dell’Utri e a lungo collaboratore dei servizi segreti, racconterà un episodio inedito avvenuto in un carcere inglese: “Nel 1988 ero detenuto a Londra con un condanna per traffico di droga. Mi vennero a trovare un esponente dei servizi italiani che conoscevo come il signor Giovanni, un agente dei servizi inglesi e un terzo uomo dalla voce roca che non conoscevo. In seguito scoprii la sua identità: era Arnaldo La Barbera, l’ex capo della Squadra mobile di Palermo. Volevano un contatto per intervenire sulla sentenza di appello del maxiprocesso e io gli feci il nome di Ignazio Salvo”.
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Pentito Di Carlo: "Quando Dell’Utri mi portò da Berlusconi"
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