Il deputato Cinquestelle alla Camera: “C’è il concreto rischio di fuga verso altri Paesi. La giustizia deve essere messa in condizione di fare chiarezza sulle gravi vicende che vedono coinvolto l’ex senatore”.
18 aprile 2014
Problemi interpretativi e applicativi del trattato con il Libano per l'estradizione, legami non chiari con personaggi libanesi e italiani, "singolari" fattori di ritardo delle procedure per l'estradizione, ma, soprattutto, rischio di fuga verso altri Paesi.
Sono questi gli interrogativi che gravitano in queste ore attorno al chiacchierato viaggio di Marcello Dell'Utri in Libano e che hanno ispirato una interrogazione al governo presentata dal deputato M5S alla Camera, Riccardo Nuti.
“Bisogna – dice Nuti - avere contezza del contesto in cui si è concretizzata la fuga e cosa si intende fare nel caso non sia accordata l'estradizione, oppure nell’eventualità che Dell’Utri riesca a fuggire verso altri Paesi, magari con i quali non sono previsti trattati per l'estradizione. Marcello Dell'Utri deve essere immediatamente estradato in Italia e la giustizia deve poter percorrere il suo corso e fare chiarezza sulle vicende tutt’altro che secondarie che lo vedono coinvolto: concorso esterno in associazione mafiosa, trattativa Stato-Mafia, inchiesta P3, estorsione e frode fiscale”.
Caso Dell’Utri. Interrogazione di Riccardo Nuti al governo: “Quali saranno le mosse in caso di ‘no’ all’estradizione?”
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