14 gennaio 2014
Roma. Il Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma ha sequestrato beni mobili e immobili per un valore complessivo pari a oltre 44.000.000 euro riconducibili agli 'imprenditori' Michele Palumbo, Angela Sequino e Francesco Biagio Russo, secondo quanto si legge in una nota della Gdf, stretti fiduciari del capoclan Feliciano Mallardo. Sono indiziati di aver organizzato, nel territorio della Regione Lazio, una cellula camorristica federata con il clan di camorra Mallardo, egemone nel comune di Giugliano in Campania (Napoli) e nei territori limitrofi, per conto del quale reimpiegavano i proventi delle attività del clan.
Le indagini, avviate nel 2013 su delega della Procura della Repubblica di Roma-Direzione Distrettuale Antimafia, hanno origine dalle investigazioni che il Gico ha attuato, nel corso degli anni. In particolare sotto la direzione della Procura della Repubblica di Napoli sono state approfondite le dichiarazioni rese da diversi collaboratori di giustizia sull'esistenza di una cellula camorristica associata al clan Mallardo, con ramificazioni estese fino alla Capitale.
Gli accertamenti patrimoniali hanno permesso di ricostruire un vero e proprio gruppo imprenditoriale, composto da diverse società, attraverso le quali i soggetti hanno effettuato molteplici ed ingenti investimenti, principalmente nel settore delle costruzioni edilizie e in quello della distribuzione di combustibile per uso domestico, il tutto per conto dell'organizzazione malavitosa di stampo camorristico. E' stato svelato inoltre il "sistema dei mutui", utilizzato per effettuare investimenti camorristici: in pratica il mutuo viene acceso soltanto per creare una giustificazione apparentemente lecita all'apporto di denaro liquido.
Come dimostrato dalle investigazioni delle Fiamme Gialle, sono stati infatti effettuati significativi investimenti immobiliari-edilizi, soprattutto nell'area della Capitale e nei comuni a ridosso (Fonte Nuova, Mentana, Guidonia Montecelio, Monterotondo e Sant'Angelo Romano), oltre che in alcuni comuni della provincia di Napoli, servendosi, per tale scopo, di soggetti giuridici spesso intestati a prestanome.
I risultati delle indagini, quindi, sono stati comunicati al Tribunale di Roma-Sezione Misure di Prevenzione, che su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, ha disposto il sequestro del patrimonio aziendale e relativi beni di otto società, con sede nelle provincie di Roma e Napoli, di cui quattro operanti nel settore della costruzione di edifici, uno in quello della compravendita di immobili, tre nel commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico.
Sequestrate inoltre quote di quattro società, con sede nelle provincie di Napoli e Caserta, di cui una nel settore della costruzione di edifici, una in quello della compravendita di immobili, una nel settore della locazione di immobili e una nel commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico; 152 unità immobiliari (fabbricati e terreni) a Roma e nelle provincie di Roma, Napoli e Caserta; 14 autoveicoli; numerosi rapporti bancari/postali/assicurativi/azioni, per un valore complessivo di stima dei beni sottoposti a sequestro pari ad oltre 44.000.000 di euro. Le operazioni hanno comportato l'impiego di oltre 100 finanzieri nel Lazio e in Campania.
Adnkronos
Camorra: Gdf sequestra tra Lazio e Campania beni per 44 mln a clan Mallardo
- Dettagli
- Super User