Dieci arresti anche tra Milano e Reggio Calabria
8 gennaio 2014
La squadra mobile di Roma ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP presso il Tribunale di Roma nei confronti dei componenti del commando che la sera del 24 gennaio 2013, in via della Castelluccia di San Paolo, ha assassinato Vincenzo Femia. L'operazione ha permesso anche di smantellare quella che gli inquirenti definiscono "una pericolosa cellula di 'ndrangheta" che alcuni esponenti originari di San Luca avevano creato nel corso degli anni nella capitale.
Riproponendo i dettami ed i rituali tipici della mafia calabrese - sottolineano gli investigatori - gli arrestati avevano creato un gruppo operativo che, pur mantenendo un legame con la Casa Madre originaria voleva gestire gran parte del fiorente traffico di stupefacenti nella Capitale. Il lavoro della Polizia di Stato della Capitale ha consentito di far emergere elementi indiziari tali da poter ragionevolmente ipotizzare che l'omicidio Femia, commesso dai componenti del commando, sia stato commissionato da organizzazioni criminali appartenenti alla 'ndrangheta calabrese e sia maturato a seguito di contrasti insorti proprio nella gestione del traffico di droga.
Dieci arresti tra Milano e Reggio Calabria
Dieci ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dai carabinieri di Milano nell' ambito di una operazione disposta dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo lombardo. Le ordinanze riguardano altrettanti presunti componenti di un gruppo criminale ritenuto attivo da tempo in Lombardia. E' emerso che il gruppo controllava i servizi di sicurezza in alcuni locali milanesi e si era reso responsabile di numerose estorsioni. Le indagini, svolte anche dai militari della Guardia di Finanza di Milano, hanno consentito di scoprire l'esistenza di un circuito economico illecito i cui introiti erano stati destinati al sostegno dei vertici dell' organizzazione criminale, già detenuti. L'inchiesta, spiegano i militari, "ha documentato l'efficace meccanismo di controllo dei servizi di sicurezza di alcune discoteche milanesi, la consolidata procedura di 'recupero crediti', fondata sull'estorsione condotta con il metodo mafioso e il tradizionale canale di approvvigionamento economico derivante dal traffico illecito di sostanze stupefacenti".
ANSA