28 ottobre 2013
A Ivrea i carabinieri hanno arrestato cinque persone per estorsione, rapina e danneggiamento ai danni di un imprenditore canavesano. I fermati sono Nicodemo Ciccia, ex imputato per 'ndrangheta al processo Minotauro (aveva patteggiato), che ha detto agli inquirenti della procura di volersi pentire subito dopo l'arresto avvenuto il 6 settembre, Donato Macrì, 43 anni, che si faceva chiamare Renato per sostituire Renato Macrì, "referente della locale di Torino e Volpiano", e ancora un 24enne e un 27enne e un dipendente dell'imprenditore, Antonio Gagliardi, 45 anni. Le indagini sono partite dopo la denuncia dell'impresario. Dopo averlo rapinato in casa, tremila euro il bottino, gli estorsori gli hanno chiesto 200 mila euro da consegnare in Liguria.
L'imprenditore non si è presentato, ma ha denunciato il fatto ai carabinieri di Ivrea. I membri della banda hanno reagito minacciandolo e bruciando un capannone della sua azienda. Gli estorsori sono stati arrestati al termine dell'indagine dei carabinieri mentre incassavano il denaro nell'area di parcheggio di un centro commerciale di San Francesco al Campo. Altri episodi sono stati evitati grazie all'intervento dei carabinieri grazie a specifici servizi di osservazione e pedinamento. Le indagini avviate dai militari del nucleo operativo e radiomobile, effettuate dal mese di luglio a ottobre, hanno consentito di raccogliere ulteriori elementi di prova a carico del dipendente, che da un anno era stato assunto dalla ditta della vittima ed è poi risultato l'ideatore e promotore delle estorsioni.
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