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23 ottobre 2013
Palermo. Il pentito Manuel Pasta si laurea in giurisprudenza con una tesi sui pentiti. Praticamente un argomento autobiografico per il collaboratore di giustizia del quartiere palermitano di San Lorenzo, che da tre anni e mezzo ha dato un fortissimo contributo per azzerare il clan di cui faceva parte, un mandamento appartenente alla cosca capeggiata da Salvatore e Sandro Lo Piccolo, padre e figlio, in carcere dal 2007. La svolta di Pasta, che aveva un'agenzia di infortunistica stradale, oltre a portare a circa 200 arresti e ad altrettante condanne, e' consistita anche in un cambiamento di vita radicale.

Gia' iscritto in giurisprudenza a Palermo, il collaborante, oggi trentasettenne, ha deciso di dare le ultime sette materie che gli erano rimaste, immatricolandosi nell'ateneo di una citta' del centro nord, vicino alla quale abita in una "localita' protetta" e con una nuova identita'. Superati gli esami ha chiesto la tesi in Criminologia, e ha affrontato il tema del "pentitismo" dall'interno, ricostruendo la storia delle principali collaborazioni con la giustizia, della legislazione vigente, del rapporto con il magistrato, "da nemico ad amico", e con il difensore, il cui ruolo viene definito in uno dei cinque capitoli della tesi come "fondamentale". La laurea del pentito con la tesi sui pentiti e' prevista entro la fine dell'anno.

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