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1° ottobre 2013
Reggio Calabria. Sono consolidati i rapporti tra soggetti della Piana di Gioia Tauro e il quartiere Brancaccio di Palermo. E' quanto emerge dalle indagini che ha portato a 23 misure cautelari nell'operazione Griffe per traffico di droga coordinate dalla Procura distrettuale antimafia. Il procuratore Federico Cafiero de Raho e l'aggiunto Michele Prestipino hanno rimarcato l'importanza dei contatti tanto con il gruppo francese da cui i calabresi approvvigionano hashish quanto con i palermitani. ''Non scopriamo niente di nuovo'', ha spiegato Prestipino. ''Tra la famiglia Brancaccio e le cosche di Gioia Tauro ci sono da sempre rapporti di interazione soprattutto per stupefacenti e armi''. Il procuratore aggiunto ha parlato di ''continuità nella tradizione operativa'' di questi gruppi. ''Non è una novità nemmeno i collegamenti con la Francia -ha aggiunto- in particolare con la città di Marsiglia''. I magistrati hanno parlato anche della capacità di rigenerazione dei trafficanti di droga, che non sono stati scalfiti nemmeno quando nel maggio 2011 vennero arrestate sette persone in Sicilia e sequestrati due chili di cocaina. L'attività continuò tranquillamente con l'acquisto e la cessione di altro stupefacente.

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