20 settembre 2013
Roma. La Polizia di Bologna, a conclusione di un'indagine avviata a marzo in collaborazione con il Servizio centrale operativo della Polizia (Sco) e con il personale della Divisione Interpol, del Settore Polizia di frontiera e di personale della sezione catturandi della Squadra Mobile, ha arrestato il pregiudicato siciliano Giovanni Costa, ricercato perchè condannato a 12 anni per reato continuativo. L'uomo si trovava nella Repubblica di Santo Domingo. Nato a Villabate, in provincia di Palermo, insieme con la ex moglie Giuseppa Pandolfo, avrebbe 'ripulito' i proventi di attività di affiliati a 'Cosa Nostra' attraverso una truffa finanziaria, organizzata in Sicilia da Giovanni Sucato, trovato carbonizzato nella sua auto, nel 1995.
L'attività volta alla cattura del latitante era iniziata nel marzo di quest'anno con l'attivazione di intercettazioni telefoniche delle utenze in uso ai familiari di Costa, che hanno consentito di localizzarlo nella Repubblica di Santo Domingo. Attraverso il prosieguo delle attività, anche con il ricorso alle intercettazioni telematiche e il monitoraggio delle carte di pagamento, l'uomo è stato localizzato in località La Romana, ove venivano effettuati la maggior parte dei prelievi. Attivati i canali di cooperazione internazionale tra le forze di polizia, in collaborazione con il Servizio Interpol e il Servizio centrale operativo, è stato attivato l'iter per l'espulsione dell'uomo che alle 17 di ieri è giunto in Italia con un volo presso l'aereoporto di Fiumicino, scortato da personale della Polizia nazionale dominicana, ed è stato preso in consegna, arrestato e associato presso la casa circondariale di Civitavecchia.
Adnkronos