Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

 

13 agosto 2013
06:28
- Sentenza di condanna per il boss di Boston, James "Whitey" Bulger, riconosciuto colpevole di 11 omicidi e altri crimini commessi fra il 1970 e il 1980. Bulger, 82 anni, uno dei capi storici della mafia irlandese di South Boston, per anni è stato uno dei latitanti più ricercati. Un capomafia talmente celebre e spietato da ispirare il personaggio interpretato da Jack Nicholson nel film del 2006 diretto da Martin Scorsese "The Departed".

Tra le tante nefandezze "Withey" è accusato di aver strangolato con le sue mani due donne, di aver ucciso a sangue freddo con un colpo in testa due uomini dopo averli interrogati per ore e di aver sparato a due uomini mentre uscivano da un ristorante di South Boston. Per anni la sua immagine è stata quella di un uomo duro, ma attento ai meno abbienti: era famoso perché comprava il tacchino per la Festa del Ringraziamento a tante famiglie della working class della città e regalava le medicine a tutto il vicinato. Poi però la sua reputazione di boss dal volto umano venne distrutta quanto si cominciarono a trovare i cadaveri delle sue vittime.

Anche per queste atrocità, il verdetto di condanna, sebbene ampiamente previsto, ha gettato scompiglio nella città: tra il pubblico presente nell'aula del Tribunale una donna ha schernito il boss, urlandogli con la bocca il verso di un mitra e facendo il gesto di sparargli. Fuori, per strada, l'abbraccio di tanti parenti delle vittime con i loro legali. "E' lui che ha ucciso mio marito. Da anni aspettavo questo momento ma è dura lo stesso", commenta la vedova di una delle sue vittime. Thomas Donahue aveva 8 anni quando Bulger gli uccise il padre, 31 anni fa: "Dopo tanti, troppi anni abbiamo giustizia. Ascoltando la sentenza avevo voglia di saltare dalla gioia".

Foto © ATP

tgcom24.mediaset.it

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos