3 dicembre 2012
Torino. Qualche parola apparentemente innocua "tutto a posto, stai bene?". Ma quei saluti da dietro le sbarre della cella nell'aula di Torino dove si sta svolgendo un processo per un'omicidio di 'ndrangheta per il pentito Rocco Varacalli suonano come delle minacce. Varacalli ha infatti riferito che durante una pausa del processo in cui stava deponendo, mentre usciva dall'aula con la scorta uno dei detenuti, nello specifico Rosario Marando, gli avrebbe rivolto quelle frasi che in gergo malavitoso sarebbero delle minacce.
Respinta al mittente dall'imputato l'interpretazione di Varacalli "l'ho solo salutato, non ho motivo di minacciarlo" ha replicato Marando. Il delitto per il quale si sta svolgendo il processo davanti alla corte d'assise di Torino è l'omicidio di Roberto Romeo, odontotecnico di origini calabresi ucciso in un agguato a Rivalta di Torino il 30 gennaio 1998, ultimo secondo l'accusa di una serie di omicidi all'interno di una faida tra organizzazioni criminali rivali per il controllo del territorio.
Adnkronos
'Ndrangheta: pentito Varacalli, io minacciato in aula
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