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13 luglio 2012
Pesaro. I militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pesaro, a seguito di una verifica fiscale ai sensi della normativa antimafia, hanno sequestrato un immobile di notevole valore commerciale ad un pregiudicato per reati di stampo mafioso, residente nel capoluogo. In particolare, le indagini finanziarie hanno permesso di contestare allo stesso un reddito non dichiarato di oltre 2.000.000 di euro. Successivamente è stata avanzata la proposta per l’applicazione di una misura di prevenzione personale e patrimoniale, inoltrata all’A.G. dalla Questura di Pesaro e Urbino – Divisione Anticrimine e accolta dal Tribunale, che ha delegato la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza per l’esecuzione. Più in particolare, il Tribunale di Pesaro ha disposto nei confronti del soggetto l’obbligo di dimora nel comune di Pesaro contestualmente a quello di firma presso gli organi di polizia nonché il sequestro dell’immobile dove il medesimo abitava con la sua convivente. Infatti, il codice antimafia di recente emanazione prevede che il Tribunale ordini il sequestro dei beni dei quali la persona - nei cui confronti sia iniziato il procedimento - risulti poter disporre, direttamente o indirettamente, quando il loro valore sia sproporzionato al reddito dichiarato o all’attività economica svolta ovvero quando si sia in possesso di sufficienti indizi per ritenere che gli stessi siano il frutto di attività illecite. Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle hanno permesso di accertare in maniera puntuale e dettagliata che l’indagato distraeva ingenti somme di denaro dalla società – circostanza per cui lo stesso è stato condannato per bancarotta fraudolenta – a favore del conto corrente della convivente, per permettere a quest’ultima di beneficiare di liquidità utile al pagamento delle rate del mutuo acceso per l’acquisto dell’immobile. Lo stabile attualmente sottoposto a sequestro è stato affidato dal Tribunale ad un amministratore giudiziario con lo scopo di gestire il bene sino all’atto di confisca che avverrà in tempi brevi. Inoltre, i Finanzieri, nell’ambito delle indagini sopra indicate, su disposizione del citato Tribunale hanno notificato a altro pregiudicato pesarese il ripristino della custodia cautelare in carcere, in quanto anche lui coinvolto nei fatti della suddetta bancarotta fraudolenta per i quali era già stato ristretto presso la locale casa circondariale, dove ad oggi è detenuto per un’altra condanna passata in giudicato.

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