31 maggio 2012
Milano. Una busta rosa con all'interno due pagine a quadretti con un messaggio in stampatello. E addirittura la tradizionale formula di chiusura: «Cordiali saluti». Con una firma: 'ndrangheta. «In tanti anni di servizio - ha spiegato oggi Marco Papa, dirigente del servizio Sviluppo di comunità del Comune di Corsico, destinatario della missiva - abbiamo ricevuto tante lettere o minacce verbali, ma mai con questa impostazione, con parole quali 'nostri cari amici', 'favori', tipici del linguaggio mafioso». A confermarlo è anche il procuratore aggiunto Alberto Nobili che - spiega l'amministrazione corsichese - ha suggerito di non sottovalutare gli avvertimenti, qualunque sia la loro natura. Tra le minacce inserite nella lettera, che secondo un grafologo sarebbe stata scritta una prima volta e poi ricopiata nell'originale, la 'ndrangheta invita «Ad assumere un atteggiamento consono ai vostri ruoli». E ancora: «Noi siamo sempre stati disponibili quando c'era da fare qualche 'favore' alla città di Corsico». Si tratta quindi probabilmente della trentunesima lettera di minaccia, secondo quanto riportato dal coordinatore di Avviso Pubblico (associazione impegnata nella lotta alla criminalità organizzata, che riunisce enti e regioni) Pierpaolo Romani, che la criminalità organizzata ha indirizzato, dall'inizio dell'anno, alle istituzioni. «Sono minacce trasversali - evidenzia la sindaca Maria Ferrucci - anonime, quindi più vili, ma anche meno controllabili». Non c'è dubbio che il territorio di Corsico, inserito dagli inquirenti nell'area denominata Platì del nord, sia a rischio e l'impegno messo dall'Amministrazione nel contrastare ogni forma di illegalità e a rendere inospitabile la città a chiunque intenda delinquere dà fastidio a chi non si è reso conto che l'azione contro le infiltrazioni mafiose ha subito un'accelerazione negli ultimi anni.
OMNIMILANO