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Un casolare isolato, immerso nella campagna di Rizziconi, nella Piana di Gioia Tauro, si è rivelato il cuore pulsante di una raffineria clandestina di cocaina. I Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, supportati dallo Squadrone Eliportato Cacciatori "Calabria", hanno condotto un’operazione di perquisizione che ha portato al sequestro di oltre 100 chilogrammi di cocaina purissima, nascosta in un’intercapedine sigillata nel sottotetto dell’immobile. Il valore della droga, una volta tagliata e immessa sul mercato, è stimato in oltre tre milioni di euro, con potenziali ramificazioni internazionali.
Il casolare, apparentemente disabitato, nascondeva un laboratorio chimico all’avanguardia, dotato di strumenti di precisione, forni ad alta temperatura, composti chimici, tute protettive e mascherine. Un assetto definito dagli inquirenti “altamente professionale”, che non si limitava allo stoccaggio, ma rappresentava un centro nevralgico per la raffinazione e il confezionamento della cocaina grezza. La posizione strategica, in un’area rurale ma vicina a importanti vie di comunicazione, dimostra la capacità delle organizzazioni criminali di mimetizzare attività illecite in contesti anonimi, sfruttando la conformazione del territorio.
L’operazione di Gioia Tauro si inserisce in un quadro più ampio di lotta al narcotraffico. Contemporaneamente, a Perugia, la polizia ha arrestato un cittadino albanese di 53 anni, incensurato, trovato in possesso di 40 chilogrammi di cocaina, nascosti in un doppio fondo sotto il sedile della sua auto e in un garage a Salsomaggiore (Parma). Il valore della droga, destinata al mercato, è stimato in circa quattro milioni di euro. Nel garage sono stati rinvenuti anche 189.000 euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio. L’uomo, fermato durante un controllo sul raccordo Perugia-A1, è ora nel carcere di Perugia-Capanne in attesa di convalida.
In parallelo, in Toscana, la Guardia di Finanza di Empoli, coordinata dalla procura di Firenze, ha smantellato una rete di produzione di hashish “ice”, una variante ottenuta lavorando marijuana con ghiaccio. L’operazione, condotta nelle province di Firenze, Prato e Pistoia, ha portato al sequestro di 14 piante di marijuana, 35 grammi di hashish, 1,2 chili di infiorescenze e polline di marijuana, oltre a 9.670 euro e materiale per il confezionamento. Sei persone sono indagate, e il laboratorio casalingo individuato a Montelupo Fiorentino evidenzia come anche realtà locali siano coinvolte in attività di produzione e spaccio.

 

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