Sottoscritto il protocollo "Liberi di Scegliere" - integrando le adesioni già formalizzate da parte di numerosi uffici giudiziari e amministrazioni - dal procuratore capo di Milano Marcello Viola, con il pm della Dda milanese Alessandra Cerreti, e dal Capo del Dipartimento per la Giustizia minorile e di Comunità, Antonio Sangermano, su delega del Gabinetto e del ministro della Giustizia. Sangermano, in una nota, esprime la propria "vivida soddisfazione per questa ulteriore e autorevole sottoscrizione", ritenendo che 'Liberi di Scegliere' costituisca "un importante avanzamento culturale nella lotta alla mafia". Obiettivo del protocollo, si legge in una nota, "non è certamente quello di colpire la famiglia", ma piuttosto il "familismo amorale - ha sottolineato Sangermano - la pedagogia mafiosa, il maltrattamento morale e psicologico, la strumentalizzazione dei figli alla logica mafiosa, dando la possibilità a mogli di esponenti mafiosi e a madri di figli nati e cresciuti in contesti mafiosi, di ribellarsi, scegliendo la libertà, la legalità, la Costituzione e l'amore, contro la cultura della morte e della violenza".