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È stato arrestato ieri sera a Strasburgo Antonio Delli Paoli, storico esponente del clan Piccolo, detto dei Quaqquaroni, affiliato al clan dei Casalesi e attivo nel territorio di Marcianise, in provincia di Caserta. Delli Paoli, detenuto dal 1994 e condannato all'ergastolo, era latitante dal 30 dicembre scorso, quando non aveva fatto ritorno al carcere di Carinola dopo un permesso premio concesso dal magistrato di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere. L’arresto è avvenuto grazie a un mandato di arresto europeo emesso ieri dalla Procura Generale presso la Corte d'Appello di Napoli, Ufficio Affari Internazionali. Delli Paoli è stato rintracciato a Strasburgo mentre partecipava a una manifestazione di protesta davanti al Parlamento Europeo. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sono state condotte dalla Squadra Mobile di Caserta, che ha collaborato con le autorità di polizia francesi per localizzare il latitante. Il Marcianise dal 1986 al 2007 è stato teatro di una violenta guerra tra due fazioni rivali: il clan Belforte, conosciuti come i "Mazzacane", e il clan Piccolo. Questa rivalità era un riflesso della più ampia contrapposizione tra la Nuova Camorra Organizzata (NCO) di Raffaele Cutolo e la Nuova Famiglia, che riuniva i clan camorristici tradizionali. La faida tra i Belforte e i Piccolo ha segnato profondamente la provincia di Caserta, causando decine di omicidi tra i membri delle opposte fazioni. Delli Paoli ha svolto un ruolo cruciale in questa lotta, contrastando inizialmente l’ascesa dell'NCO. Tra i crimini che lo vedono protagonista figura l’omicidio di Salvatore Ruocchio, ucciso ad Ardea, in provincia di Roma, il 27 giugno 1990, un fatto per cui Delli Paoli è stato condannato all’ergastolo. L'arresto a Strasburgo rappresenta un segnale particolare soprattutto alla luce dei tanti permessi premio concessi ad alcuni boss - anche irriducibili - nell'ultimo periodo. Soprattutto a Palermo.

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