Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

"Chiederò le carte su Giovanni Riina, figlio del capo indiscusso di Cosa Nostra. La storia criminale di questo uomo non conosce dissociazioni e il solo cognome incute, ancora oggi, paura e una sorta di pericolosa e aberrante fascinazione. Metteremo la Commissione parlamentare antimafia a difesa del 41bis". Così la presidente della commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo, in merito al pronunciamento della Cassazione, che nei giorni scorsi ha annullato con rinvio il provvedimento con cui il tribunale di sorveglianza di Roma ha prorogato il regime del carcere duro per Giovanni Riina, figlio ergastolano dell'ex capo Cosa Nostra. "Un cedimento su un nome così importanti, che ancora incute timore e anche una negativa fascinazione, come dimostrano alcuni post, è molto pericolosa e la commissione antimafia deve fare la sua parte: non escludo una serie di audizioni e una relazione che vada al Parlamento per fare luce sulla situazione attuale del 41bis. Apriremo un filone che parta dal caso Riina e verifichi la giusta attuazione del 41bis".

Foto © Imagoeconomica

ARTICOLI CORRELATI

Giovanni Riina, secondo genito di Salvatore, potrebbe lasciare il 41 bis

Totò Riina non diventerà Immortale, non diventerà Leggenda
Di Saverio Lodato

La morte di Salvatore Riina
Di Giorgio Bongiovanni

Mutolo: ''Morte di Riina non è la fine della mafia''

Morte Riina: segreti e trattative dietro una guerra non ancora finita

Con la morte di Riina cambia Cosa nostra

È morto nella notte il boss corleonese, Totò Riina

 

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos