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Negli ultimi cinque anni ammonta a circa 19 milioni di euro il patrimonio sottratto alle mafie del foggiano. Lo ha detto il tenente colonnello Paolo Iannucci che dirige la sezione foggiana della Direzione Investigativa Antimafia che ha ricordato come dal febbraio del 2020, ossia dalla sua istituzione a Foggia la Dia abbia anche "arrestato 35 persone e sequestrato oltre 10 chili di sostanza stupefacente". Sono state, invece, 103 le interdittive antimafia emesse in questi anni. "I soldi della criminalità - ha aggiunto il dirigente della Dia di Foggia -, sono doping per l'azienda che li riceve, e veleno per le dinamiche della concorrenza con le altre aziende. Le interdittive, quindi, colpiscono una azienda ma ne salvaguardano molte di più”. Iannucci ha, inoltre, ricordato che "dietro un'interdittiva c’è un lavoro approfondito da parte del gruppo interforze antimafia che analizza assetti societari e white list. L'avviso del procedimento si basa sempre su sospetti fondati, ma si dà anche il tempo all'imprenditore di presentare contro deduzioni e di essere ascoltato dal gruppo interforze. In seguito all'audizione si decide di proseguire o meno. In alcuni casi c’è la prevenzione collaborativa che rappresenta una misura più morbida. Tutto frutto di un lavoro importante, anche perché, in caso di errore, la Prefettura è tenuta a versare un risarcimento".

Foto © Imagoeconomica

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